Oculus, la fabbrica dell’alcool e del bioetanolo
Dopo aver esplorato i miei ricordi d’infanzia ho iniziato a cercare nuove mete. Questo posto fa parte del nostro richissimo patrimonio industriale ed orgoglio nazionale….o almeno tanto tempo fa. Questa fabbrica era una delle maggior produttrici di bioetanolo a livello europeo. Il Bioetanolo era ed è ricavato dallo scarto della lavorazione della barbabietola da zucchero e si usa tutt’oggi come combustibile bio per autotrazione. Inoltre producevano alcool etilico per la produzione di liquori. I clienti di questa azienda erano ditte del calibro della Motta, Alemagna, Bauli, ecc… Alla chiusura, che arriva nel 2007,contava ben 42 dipendenti ma si dice che nei tempi d’oro ne contassi quasi 80.
Dopo estenuanti ricerche in rete per scovare questo gioiello industriale dismesso riusciamo a reperire le coordinate geografiche e decidiamo di organizzare la spedizione. Per questa meta arrivano amici persino dalle Marche. Dopo una bella colazione ci rechiamo al varco d’ingresso, non ufficiale ovviamente. Un buco attraverso il muro di cinta della fabbrica. Al suo interno notiamo che la vegetazione si è reimpossessata di quasi tutta l’area. Tre cose mi colpiscono subito l’ occhio: la prima è l’altissima struttura torroidale in cemento armato con centinaia di finestre(suppongo che contenesse le spire tubolari per far evaporare e raccogliere l’acool grezzo), la seconda sono le immense cisterne che servivano a distillare l’alcool (credo, non è che conosco benissimo il processo), la terza il livello di furto che hanno commesso in questa area, oltre ad aver spolpato il solito rame qui hanno pure rubato,praticando enormi tagli, l’acciaio delle cisterne. Forse è dopo questo furto che hanno deciso di mettere un guardiano che “at capocchiam” gira per il sito, ed è proprio lui che ha (poco) gentilmente consigliato al gruppo di ripercorrere a ritroso la strada fatta è di andarcene…..pazienza…. qualche bello scatto ce lo siamo portati a casa. Ora vi lascio alle foto …gallery…